Comitato organizzatore
Irene Aprile – Comunicazione IT.A.CÀ Napoli
Achille Centro – Coop. Vascitour
Fabio Corbisiero – OUT Osservatorio Universitario sul Turismo – Dip. Scienze Sociali Federico II
Carmine Maturo – Gente Green
Luigi Mingrone – Ass. Napoliinvita
Pippo Pirozzi – Ass. VerginiSanità
Maria Settembre – Cittadinanzattiva
26 ottobre – 2 novembre
Napoli e le sue identità resilienti. Restare, ricreare, accogliereUn tempo partivamo noi, oggi siamo noi che dobbiamo accogliere. Il tema della restanza nella città di Napoli diventa una misura dell’accoglienza di viaggiatori, turisti, migranti o nuovi residenti che si traduce nella condivisione del capitale di comunità, nel prendersi cura dei quartieri della città, dei beni comuni e gli spazi pubblici, specie di quelli di interesse storico artistico ed ambientale che rischiano il degrado e l’abbandono.
VAI AL SITO
L’etica del restare nei quartieri di Napoli, in quelli centrali, ma emarginati, in cui prevale la sfiducia nelle istituzioni e l’assenza di futuro per mancanza di lavoro ed infiltrazioni della criminalità, ma anche nelle periferie, che soffrono maggiormente dello spopolamento, comporta una coerenza tra la scelta di rimanere e la necessità di dare un senso inedito ai luoghi, preservandoli e restituendoli a una nuova vita. Restanza partenopea come nuova modalità di riscoperta e convivialità nei quartieri tra cittadini che decidono di non abbandonare il loro territorio e di resistere per valorizzarlo insieme alla comunità di turisti e migranti; un impegno politico e sociale condiviso, un esperimento di democrazia partecipativa e confronto tra culture dove non solo si discute di cosa fare, ma si fa anche ciò di cui si è discusso, restituendo la giusta visibilità alle reti fluide di volontari, commercianti, artigiani, cittadini attivi e viaggiatori urbani.