Acquedotto Augusteo del Serino NAPLES THREE OF THREE
EXTENDED REALITY FILM
A cura di:
Marco Izzolino, l’Arsenale di Napoli
Ramondino’s Apologue è un’opera multimediale e intangibile dedicata alla scrittrice napoletana Fabrizia Ramondino, scomparsa nel 2008, autrice di numerosi romanzi, “maestra irregolare”, ideatrice e partecipante attiva di alcune esperienze di pratiche pedagogiche alternative a Napoli.
A fare da cornice all’opera alcuni luoghi simbolo della città. L’opera non è presente materialmente nei luoghi in cui è esposta: questi infatti ospitano solo lo schermo che funge da interfaccia attraverso cui il film può “esplodere” dai confini dell’inquadratura e integrarsi allo spazio circostante.
Ramondino’s Apologue è un’opera immersiva: mediante un’app di realtà aumentata, disvela delle parti nascoste, che emergono letteralmente sulle superfici che circondano gli osservatori/visitatori. Attraverso quattro marker colorati, lo spettatore può accedere ai quattro nuclei concettuali del film: giallo/maternità, azzurro/mare, arancione/isola, multicolor/la casa.
Ogni dimora che accoglie Ramondino’s Apologue serba un racconto singolare, radicato nella sua fondazione o nel nome che porta con sé attraverso i secoli. Il nuovo progetto espositivo prevede l’allestimento dell’opera in cinque sedi del centro storico: L’Archivio di Stato, La Cappella Cappuccio al Complesso della Pietrasanta, Editoriale Scientifica a Palazzo Marigliano, Aqua Augusta alla Sanità, Galleria Dino Morra.
Ramondino’s Apologue è il secondo capitolo di Naples Three of Three, trilogia crossmediale, pensata per raccontare la città metropolitana di Napoli. Il film coprodotto dal Museo Madre di Napoli, risponde ai nuovi concetti di ubiquitus computing e pervasive computing, attraverso la wearable technology: i contenuti multimediali non sono solo sugli schermi, ma anche nascosti nella superficie di oggetti, e su dispositivi indossabili, visibili attraverso l’app di realtà aumentata progettata con il CNR di Pisa. Alla visionarietà delle immagini, fa da contraltare la voce documento di Mario Martone che la racconta in un’intervista inedita e vibrante.
BIOGRAFIA ARTISTA
Matilde De Feo è filmmaker, docente di Progettazione Multimediale all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria, operatrice culturale. Dal 2003 lavora al progetto mald’è che mette in relazione le arti visive a quelle sceniche, e con cui ha realizzato una serie di lavori a cavallo tra cinema, videoteatro, installazioni interattive e spettacoli multimediali, presente in festival e musei nazionali e internazionali