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Acquedotto Augusteo del Serino

PREMIO NAPOLI AI MIRACOLI - Presentazione mappa

La Mappa DEL PREMIO NAPOLI AI MIRACOLI 2011

Un mese di letture in movimento - Ottobre e Novembre 2011


Mercoledì 5 ottobre 2011 

Osservatorio Astronomico di Capodimonte – ore 17.00


Ai Miracoli. Inizia il viaggio…

con Massimo Della Valle, Italo Ferraro e Pippo Pirozzi

conclude Antonella Di Nocera


 

Sulla scorta dell’Atlante della città storica dedicato a San Carlo all’Arena, Italo Ferraro traccia i confini dei luoghi che ci ospitano quest’anno e Pippo Pirozzi illustra la mappa dei Miracoli che ha realizzato per l’occasione.

 

La Mappa è stata realizzata su incarico di Silvio Perrella, presidente della Fondazione Premio Napoli, e riguarda l’area urbana compresa tra i Miracoli, Piazza Carlo III, S. Efremo e Capodimonte, evidenziando i luoghi degli eventi del Premio Napoli 2011.


Ideazione e coordinamento: Pippo Pirozzi

Progetto grafico: Annalisa Granatino

Hanno collaborato alle ricerche storiche e urbanistiche i soci dell’Associazione VerginiSanità


L'idea chiave del Premio Napoli 2011 è il “movimento” e ad essa è improntato tutto il programma di questa 57esima edizione. Movimento soprattutto verticale rappresentato dalle tante scale, salite, rampe dei Miracoli: “dalla terra dell’Orto Botanico che corre lungo via Foria alle stelle dell’Osservatorio Astronomico, che se ne sta sulla sommità di Capodimonte, davvero i Miracoli mimano i movimenti tipici della città e ne fanno un cosmo urbano con pochi eguali. Ma il movimento è anche il passo lungo di pianura, il passo della Gran Via, come chiamava Anna Maria Ortese via Foria” dice Silvio Perrella. Il movimento è necessario per creare quelle connessioni alla base del metodo di conoscenza del Premio Napoli. 



 


 

IL LUOGO


L'Osservatorio Astronomico di Capodimonte fu fondato nel 1812 grazie ad un decreto di Gioacchino Murat e dopo varie vicende fu completato nel 1819 da Ferdinando I di Borbone. La struttura fu la prima nata in Italia con l'espressa funzione di "Specola", , e il luogo scelto per la costruzione fu la collina di Miradois, vicina alla reggia borbonica di Capodimonte. L'edificio fu ideato da Federico Zuccari e l'architetto Stefano Gasse, esponente dell'architettura neoclassica, ne elaborò il progetto grandioso e monumentale.


Annesso all'Osservatorio è il Museo Astronomico, suddiviso in tre nuclei fondamentali: il Museo degli Strumenti Astronomici presenta una vasta collezione di strumenti datati dall'Ottocento al Novecento; il Padiglione di Bamberg, dal nome dello "strumento dei passaggi" ottocentesco che in esso è esposto, dedicato alla misurazione esatta del tempo; il Padiglione di Repsold, con il il telescopio rifrattore equatoriale di Fraunhofer-Reichenbach, emblema dell'Osservatorio di Napoli. Una vasta biblioteca astronomica che include testi antichi di grande pregio, come il "De Revolutionibus Orbium Coelestium" di Niccolò Copernico, completa l'offerta culturale dell'Osservatorio.


L'Osservatorio di Capodimonte è uno dei 12 Osservatori Astronomici dislocati sul territorio nazionale, ed è parte dell'Istituto nazionale di Astrofisica. Con i suoi quaranta astronomi l' Osservatorio rappresenta una delle eccellenze scientifiche, riconosciuta a livello internazionale.

 


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